Terapia anti-invecchiamento contro le metastasi

Gli scienziati hanno scoperto un fattore genetico che determina se le cellule del cancro alla prostata che invecchiano muoiono o diventano più aggressive. La scoperta fornisce informazioni importanti per il trattamento personalizzato dei pazienti.

Cellula del cancro alla prostata
In determinate condizioni, le cellule tumorali possono diventare più aggressive e formare metastasi. (Immagine: Shutterstock)

Le cellule tumorali che invecchiano smettono di riprodursi. Questo processo di invecchiamento cellulare è noto come senescenza. Nella terapia del cancro, viene indotto deliberatamente con farmaci per rallentare la crescita del tumore. Tuttavia, in determinate condizioni, queste cellule tumorali senescenti possono anche prendere la strada opposta a quella desiderata dalla terapia: diventano più aggressive e formano metastasi tumorali.

Un team internazionale di ricercatori guidato da Andrea Alimonti, professore all'ETH di Zurigo e all'Istituto di Ricerca Oncologica di Bellinzona, sta studiando i processi di senescenza nel cancro alla prostata. Hanno ora trovato l'interruttore genetico che determina il destino delle cellule senescenti: il gene TIMP1. Se questo gene è inattivo o addirittura completamente assente nei pazienti, nella cellula tumorale vengono rilasciati fattori che riprogrammano la cellula e la rendono più aggressiva e invasiva.

Utilizzando dati clinici e analisi genetiche di pazienti affetti da cancro alla prostata, gli scienziati sono riusciti a dimostrare che un gene TIMP1 inattivo si verifica frequentemente ed è correlato a una mancata risposta alla chemioterapia e a una prognosi clinica sfavorevole.

"I risultati di ricerca dimostrano che la terapia personalizzata del cancro è importante", afferma l'ETH professor Alimonti. "I fattori genetici del paziente possono infatti determinare se la senescenza ha un effetto positivo sulla crescita del tumore o un effetto negativo in cui viene stimolata la formazione di metastasi". In quest'ultimo caso, è importante somministrare con cautela gli agenti chemioterapici che inducono la senescenza. Si dovrebbero invece somministrare farmaci senolitici che uccidono le cellule senescenti.

Letteratura di riferimento

Guccini I, Revandkar A et al: La riprogrammazione della senescenza tramite deficit di TIMP1 promuove la metastasi del cancro alla prostata. Cancer Cell 2020, doi: pagina esterna10.1016/j.ccell.2020.10.012

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